NO
FIORI NO PARTY Difficile pensare a un matrimonio senza
fiori: anche nel rito più semplice ed austero, come potrebbe
essere quello celebrato in municipio, potreste immaginare una sposa
senza bouquet? Da questo dettaglio essenziale ed irrinunciabile,
la fantasia prende il volo per dipingere l'addobbo floreale che
possa rendere magico e quasi fatato il momento irripetibile dell'unione
dei due sposi per la vita.
Qui entra in gioco la figura del fiorista, al quale gli sposi devono
affidarsi per tradurre in realtà l'idea che essi hanno in
mente.
Spesso
si pensa al fiorista come a una persona dotata semplicemente di
un talento innato e primitivo che gli consente di accostare istintivamente
i fiori uno all'altro realizzando magicamente composizioni floreali
e che vive in un mondo idillico e surreale, circondato dai fiori.
Invece non è così. A parte la fatica fisica che il
mestiere comporta, sia per l'acquisto, la pulizia e la cura dei
fiori, sia per la loro lavorazione e per gli orari di lavoro (spesso
fatto anche di notte!), il talento innato è solo una delle
componenti fondamentali di questa professione.

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Alla
base di tutto ci deve essere, come per ogni mestiere non improvvisato,
un lungo studio preliminare e un accanito esercizio scolastico
che portano questo artigiano dei fiori ad un continuo e mai finito
perfezionamento.
Insomma, nessuna composizione si crea da sola per incanto, come
nessuna opera d'arte della pittura, della scultura, dell'architettura
o della poesia.
Sì, perché anche nel campo della floristica si può
parlare di creazione artistica, di arte floreale. Ricordiamoci
però che, come in tutte le arti, anche i geni sono andati
a scuola: è quindi indispensabile che il fiorista al quale
vi affidate sia un professionista scrupoloso e preparato, non
un semplice rivenditore di fiori.
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